Caro imprenditore,

come ben sai, stiamo attraversando un periodo in cui il web sta avendo sempre più importanza per la sopravvivenza della tua azienda!

La pandemia di COVID-19 ha trasformato profondamente quasi ogni aspetto delle nostre vite, e così ha mutato radicalmente anche il modo in cui acquistiamo prodotti e servizi.
Oggi, ad esempio, due clienti su tre affermano di fare acquisti principalmente online, e l’88% si aspetta che le imprese e i brand implementino azioni mirate ad efficientare l’acquisto, soprattutto in femminini di sicurezza.

Le PMI, poi, hanno dovuto velocizzare (o addirittura avviare) il processo di digitalizzazione: è attraverso la tecnologia, infatti, che si ottengono tutti gli strumenti necessari per affrontare meglio la crisi globale.

Pertanto, le PMI si sono ritrovate catapultate in un mercato incredibilmente volatile e instabile, ricco di novità in termini di dinamiche e comportamento dei clienti, un mercato in cui la sopravvivenza non è data per scontata.

Questa situazione ha portato alla luce un aspetto molto importante: il web può e deve essere un valore aggiunto alla nostra sopravvivenza.
Se il processo di digitalizzazione stava avanzando a rapidi passi, con la pandemia il processo ha avuto una notevole accelerazione. Molti si sono resi conto che devono essere online. Dobbiamo costantemente essere online e comunicare continuamente, in modo da far percepire presenza, sicurezza e valori agli utenti che interagiscono con i nostri messaggi. 

Essere online, però, non porta solo dei vantaggi!

Esatto hai letto bene.

Non pensare che ogni problema legato alla necessità di crescita, acquisizione clienti ed aumento di utili, sia risolto semplicemente pubblicando un sito web. Ma ora non parliamo di marketing, analisi del target, messaggi persuasivi e promozione …  ora parliamo di sicurezza dei propri dati online.

Essere online fa si che aumenti la nostra esposizione alle minacce del web e relativi attacchi informatici.

Il progresso dei cyber attacchi contro l’Italia è costante ed evidente: siamo passati dall’1,9% nel 2018 al 2,2% nel 2019, al 2,6% nel 2020 e al 2,7% solo nella prima metà dell’anno scorso. In Europa, la progressione è dal 13,2% nel 2018 al 24,8%.

..e non pensare che il sito di una PMI venga “ignorato”. Anzi, le criticità avvengono qui in quanto le aziende di piccole dimensioni non hanno la capacità di tutelarsi e spesso sottovalutano il problema.

Da qui si capisce quanto tutelare la sicurezza del proprio sito web sia fondamentale. Un hacker attraverso il sito può accedere a tutti i tuoi dati, portandoti al blocco operativo

Facciamo una riflessione:

Sei titolare di una piccola aziende e il tuo processo di sopravvivenza passa attraverso annunci su Facebook e tramite campagne promozionali di Google. La promozione online fa in modo che tu ti adegui ad essa, tralasciando metodi promozionali più obsoleti che ormai non funzionano più. Hai dei venditori che lavorano i contatti che le promozioni ti portano. Questi contatti arrivano dal sito o da landing page (pagine specifiche online). Ora, immagina di subire un attacco informatico al sito web, semplicemente cliccando una mail infetta o visitando un sito contenente virus. 
Il tuo sito web e tutte le campagne ad esse collegate si bloccano per giorni. Perdi dati. Devi rifare tutto da capo. Passano altri giorni senza che entrino nominativi da lavorare. Magari, quando sei nuovamente online Google e Facebook riconoscono il tuo dominio poco sicuro e limitano le tue campagne. 
Sei sicuro che ripartiresti senza nessun problema?